Tradizione Val D’Aveto
La nostra semplicità non è facile; richiede la fatica della tradizione, cioè della trasmissione di esperienze fra generazioni, del coraggio di confrontarsi sugli errori e sulle soluzioni mettendo continuamente a confronto la saggezza di chi ha già fatto e l’ immaginazione di chi vuole fare di più. Sono pochi ingredienti a dare gusto, ma devono essere ingredienti di qualità. Così nel confronto fra nonni e nipoti ci sono le guerre affettuose di chi interpreta l’amore per gli animali, la sostenibilità, il futuro del territorio secondo la propria storia, vissuta o immaginata.
L’innovazione, si dice, è l’incontro fra adattamento e invenzione. La nostra Valle è la migliore testimonial di questa danza fra la necessità di rispettare i vincoli e la libertà di sognare: i capricci delle stagioni, le esigenze del bestiame, le distanze dai centri più abitati e frenetici, dove le cose “succedono” ci chiedono di adattarci, di avere pazienza, la pazienza saggia tramandata dai nonni ai nipoti. Poi ci sono le vette da cui i pensieri prendono il volo, perché qui si coglie la punta della terra che sfiora il cielo: allora l’entusiasmo quasi magico che cogliamo fra i più giovani fa oltrepassare la soglia del “si è fatto sempre così”.
La tradizione per farsi spazio dentro al futuro di chi lo sta costruendo per sé dev’essere un po’ un tradimento, quello buono, che si perdona, perché dopo una prima delusione, dopo che si è scoperto che i sogni di un tempo devono essere consegnati e rigenerati, quel tradimento rende più semplice la vita a tutti. Così la routine delle stalle perde i tempi e le regole del folklore per acquisire quelle del benessere e della modernità.
Le ricette conosciute al palato sorprendono con una nuova audacia, che non tradisce il cuore del metodo. Nuove abitudini, nuovi sapori coltivate attraverso vecchie raccomandazioni: per noi quella dell’arte del casaro, che custodisce non dei segreti, ma delle competenze rese metodo. Poi c’è la scoperta, la curiosità che vuol dire cura, l’attenzione a non rinchiudere nel passato la passione per questo lavoro.
Quando pensiamo ai nostri clienti non li ingabbiamo nei “target”, nelle generazioni, perché sappiamo che un certo gusto del buono si passa di bocca in bocca, con le tavolate, le chiacchiere e i sorrisi che non chiedono l’età.
La nostra è una famiglia di prodotti che ha memoria e fantasia. Come chi ci ama.