fbpx

La Transumanza: un rito antico ricco di significato

La Transumanza: un rito antico ricco di significato

A Santo Stefano d’Aveto arriva il momento della Transumanza, atteso evento che segna il passaggio di stagione.

La transumanza è una pratica tradizionale dell’allevamento che consiste nel muovere gli animali, solitamente pecore, capre o bovini, dalle zone di pascolo invernale a quelle estive e viceversa. È comune in molte regioni del mondo, soprattutto in quelle dove le aree di pascolo variano a seconda delle stagioni.

Ogni anno tantissimi visitatori e turisti arrivano in Val d’Aveto per questo evento: le mandrie bovine che per diversi mesi hanno alpeggiato sulle praterie del monte Crociglia, a circa 1500 metri di altitudine, abbandonano i pascoli in quota e si spostano fino a Santo Stefano d’Aveto. Da anni il trasferimento è accompagnato da una spettacolare festa agreste animata da tante persone. Questo rito antico, praticato fin dalla preistoria, è necessario per assicurare un uso sostenibile delle risorse naturali e mantenere l’equilibrio tra l’ambiente e le attività dell’uomo.

La transumanza è sì un momento di festa e condivisione per tutti, ma anche un evento molto significativo, tanto da essere stato inserito dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale da tutelare. Il trasferimento a valle inizia già alle prime ore dell’alba, quando le mandrie iniziano la loro marcia al ritmo dei campanacci: qui centinaia di persone accompagnano la sfilata con applausi e fotografie.

La suggestiva manifestazione normalmente è animata anche da canti ed esibizioni musicali, da gruppi folcloristici in abiti tradizionali, dalla gara di rotolamento balloni di fieno e dal mercatino di prodotti agricoli e artigianali.